martedì 15 ottobre 2013

Il Signore Oscuro

Un giorno questa sofferenza verrá ripagata. 
Un giorno, il colore dell'erba tornerá ad essere lo stesso dell'infanzia, quando mi perdevo nelle favole che immaginavo sdraiato sui prati di casa. Storie e fiabe dei non ti scordar di me.
il Signore Oscuro, avrá una sua dimora in me, forse, quel giorno. Forse non morirá mai. Ma credo che sará un vecchio signore in pensione, che forse a volte mi servirá...e allora busserò alla porta della sua dimora, e mi rivolgerò a lui come ad un vecchio re, con la riverenza di un giovane guerriero. Quel giorno, saprò chi sono, e perchè. O forse non lo saprò affatto, e non vorrò più saperlo. Quel giorno berrò il latte a colazione, guardando, perso nei miei pensieri e nei miei sogni, la siepe di casa di mamma e papá, ascoltando il cinguettio degli uccelli in primavera, e con naturalezza scivolerò nella mia musica con la stessa emozione di un amante che scivola nella stanza della sua amata, bramoso di amore e passione. Quel giorno saprò amare, dimenticandomi di tutto l'universo conosciuto. Quel giorno, saprò di essere libero perchè respiro, e tutto il mondo sará con me ed io sarò perso nel mondo. 
In quel giorno, ricorderò di questo labirinto, mi ricorderò della miseria che ho vissuto, e porterò questa profonda cicatrice come un segno della mia fortuna. Perchè chi ha visto l'inferno, vivrá il paradiso con eterna gratitudine. E le piccole cose di ogni giorno, non passeranno inosservate. Ringrazierò ogni respiro, colore, dolore, gioia ed emozione che attraverserá il mio cuore. Il mio cuore non sará stanco, ma voglioso. Curioso e voglioso d'amore sará il mio cuore, e me ne prenderò come grandi boccate d'aria di un sommozzatore che risale da una lunga apnea negli abissi. Quel giorno, verrò da te, e faremo un figlio. E sarò un padre innamorato della vita. Sarò un forte guerriero di ogni palco, e un sopravvissuto, rispettoso, e non intimorito, del vecchio Signore Oscuro che dimora nel fondo della mia anima.

Nessun commento:

Posta un commento